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<< Indietro - Home - Calcio d'angolo - 27 Giugno 2017 alle 00:26

La marcia dei tifosi a Londra

Se ne è parlato poco o niente almeno sugli organi di informazione più importanti, sono state pochissime le notizia su un avvenimento importante come quello avvenuto nella città di Londra sabato passato, un qualcosa che dimostra a tutti che le persone possono unirsi indipendentemente dalle loro credenze più profonde. Come lo possono essere quelle che ti legano ad una tifoseria calcistica.

Nella capitale inglese,Replica Watches hanno marciato compatti più di 10.000 tifosi di calcio, e pensate… non hanno rotto le sedie e non hanno neppure distrutto macchine e vetrine come un cliché abbastanza stereotipato è solito dipingerci. Non hanno neppure intonato cori offensivi. Non ne avevano bisogno. Non servivano messaggi offensivi nei confronti di qualsiasi governo o di altre organizzazioni, né c'è stata alcuna mancanza di rispetto verso nessuno. Hanno messo le loro divergenza da parte. Sono stati orgogliosi di far parte di qualcosa di positivo e costruttivo. I cinici hanno detto: “sì molto bello, ma tanto non fermerà l'estremismo”, forse no ma intanto è arrivato un messaggio forte. Molto forte. I tifosi di calcio sono stanchi e non di un biglietto troppo costoso o di un calciatore che vuole cambiare squadra, no affatto, sono stanchi di chi non si integra di cui predica odio….

Senza alcun arresto, hanno marciato insieme. Tranquillamente.

Sono arrivati da tutto il paese per far parte della marcia. Nord, sud, est e ovest. C'era ogni tifoseria… e ancora niente! Tanti sono rimasti delusi… dal loro comportamento!

Tutti sono rimasti spiazzati, coloro che conoscono appena la loro storia passata e presente; non pensavano, non si capacitavano di questo messaggio positivo, da parte di quelli che avevano scritto la storia delle gradinate inglesi forte come un pugno dagli anni '70 agli '80, potessero cessare di combattersi l'un l'altro, in nome di un valore più importante. Queste vecchie "firms" camminavano fianco a fianco, loro che non fanno parte di alcun altro gruppo che non sia il proprio. Nessuna lite, nessuna polemica sterile, nessun passo indietro, nessun calcolo, come spesso accade con certi personaggi politici ad ogni latitudine.

Hanno marciato tranquillamente dal mercato di Borough, attraverso il London Bridge. Luoghi simbolo di questi ultimi turbolenti tempi.

Le persone possono cambiare lo stato delle cose se  riescono ad essere unite. La comunità dei tifosi è avanzata insieme. E non è successo niente anche se tanti, dall’alto della loro “ignoranza” li ha sempre considerati i più bassi tra i bassi, ma loro sabato hanno solo detto una cosa:  sono orgogliosi di far parte del Regno Unito e non vogliamo vederlo sbriciolarsi a causa di individui che vogliono trasformare il loro paese in qualcosa di completamente diverso.

Peccato che la stragrande maggiorana della gente non saprà mai quanto tutto è stato stupefacente perché le notizie positive alla fine hanno poca risonanza e perché spesso di spende più tempo a parlare di cose futili e banali legale al mondo del calcio. Immaginate invece quanto se ne sarebbe parlato se ci fossero stati incidenti e feriti.

Eppure il loro messaggio aveva tante connotazioni! Eh sì, perché i tifosi, proprio i famigerati tifosi inglesi, hanno dimostrato qualcosa di incredibile; che ogni firm ha più morale e rispetto di tanti altri. E allora chiudiamo con le parole di una faccia nota nel mondo delle gradinate inglesi: “Sono orgoglioso di essere stato lì. Sono orgoglioso che tanti dei presenti hanno fatto parte della mia vita, e sono grato di averli conosciuti anche se spesso dall’altra parte della barricata. Li stimo per quello che sono e per quello che hanno portato al nostro piccolo mondo”.

Un mondo fatto di valori e di rispetto. Come quelli della marcia di Londra!

(nella foto la firm dell’Arsenal FC)

Ben Sherman